- 4 Febbraio 2018
- Postato da: Linda Caroli
- Categoria: Economia e Finanza

L’Anagrafe dei conti correnti, il grande Fratello dei rapporti finanziari, è lo strumento di controllo informatico messo a punto dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un’enorme banca dati in cui sono censiti tutti i rapporti che si avvalgono dei servizi messi a disposizione dagli istituti finanziari e contiene quei dati utili al fisco per monitorare i contribuenti italiani.
Tale archivio informatico è stata istituito nel 1973, anche se è operativo solo da pochi anni: possiede informazioni relative ai prodotti finanziari che possono essere: conti correnti, carte prepagate dotate di IBAN, cassette di sicurezza, fondi comuni di investimento, polizze assicurative, ecc ecc
Il D.P.R. n.605/1973, all’art.7 comma 6, obbliga alla trasmissione dei dati le Banche, le Poste Italiane Spa, Società di gestione del risparmio, le Società assicurative, le società Fiduciarie, ecc ecc
L’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate avviene annualmente e, dal 2016, anche mensilmente, attraverso il Sistema di Interscambio dei Dati. Vengono forniti i dati di natura qualitativa e quantitativa compresi i rapporti che le banche hanno con i loro clienti che operano all’estero attraverso le filiali delocalizzate.
I dati trasmessi arrivano ad essere 1 miliardo circa l’anno e confluiscono tutti nel database dell’Agenzia del Entrate.
I dati ricevuti dall’Agenzia delle Entrate contribuiscono a costituire per ciascun codice fiscale, piccoli dossier informativi nei quali figurano: i saldi di inizio anno, quelli di fine anno e le giacenze medie.
Oltre a questi dati vanno ad aggiungersi milioni di operazioni fuori conto, come ad esempio bonifici, assegni, richieste di cambi valuta, accessi alle cassette di sicurezza, operazioni finanziarie che più spesso nascondono il riciclaggio e il nero.
Attraverso tali dati l’Agenzia delle Entrate conduce indagini finanziarie, elabora liste per analizzare i soggetti che possono essere a rischio evasione ed infine conduce le opportune verifiche ai fini dell’Isee.
L’Anagrafe dei rapporti finanziari fa parte di un’architettura informatica più complessa che incrocia i dati che pervengono non solo dagli istituti finanziari, ma anche dalla dichiarazione dei redditi precompilata, dall’estensione della fatturazione elettronica estesa nel 2017 anche ai privati, e in futuro anche dalla dichiarazione Iva precompilata.
Oggi l’Anagrafe dei conti correnti , ha già nel suo database tutti i dati dal 2011 al 2015/2016.
Salve volevo sapere nel controllo dei conti correnti vengono segnalati i casi piu’ anomali? esempio io ho un reddito dichiarato di 94000 euro ma ho avuto un bonifico di 450 euro da un privato, volevo sapere se vado a finire sotto accertamento per questa minima cifra.
Ciao. Potrebbe accadere, ma vista la mole di dati trasmessi, ritengo verosimile che le verifiche vengano fatte a campione. L’importo di € 450 si può considerare poco rappresentativo se rapportato al tutto. Per ulteriori chiarimenti contattami al 3386516283.
Ma questi controlli avvengono sommando le entrate e confrontate con il reddito dichiarato? se e’ cosi penso che ci siano delle percentuali soglia.